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La vicina di casa che non ti aspetti...


di vonpaulus
26.07.2013    |    34.232    |    2 9.6
"", giuro che sono rimasto di stucco ma il mio amico dentro i pantaloncini sportivi non era rimasto di stucco, anzi, era diventato di marmo, forse la..."
È da un po' di tempo che non scrivo per vari motivi e forse anche per un po' di pigrizia, ma oggi mi sono deciso a raccontare la mia ultima avventura.
Sono sposato da 20 anni e da allora vivo in una palazzina di pochi appartamenti con gente normale, qualcuno più simpatico qualcuno un po' meno ma tutto sommato si vive, tra questi vicini c'è una signora, siamo coetanei, amica di mia moglie fin da ragazzine, quindi la conosco da quando mi sono sposato e fino ad oggi non era mai successo nulla tra noi due e nemmeno ci sono mai state battute spinte né altro, qualche mese fa ho avuto dei problemi di salute con ricovero in ospedale e conseguente periodo di convalescenza a casa, in questo periodo sono,venute molte persone a trovarmi sia i ospedale che a casa e tra questi pure lei: Elena.
Elena è alta 165 cm circa, bel corpo tenuto bene per l'età, due belle tutte abbondanti e una bocca che sembra fatta apposta per succhiare il cazzo, ma questi erano i miei pensieri privati che mai avrei esposto invece una mattina mentre uscivo di casa per una passeggiata la incontro e nel salutarti mi dice: "ti trovo molto bene, stai veramente migliorando, sei in gran forma, puoi trovarmi una fidanzata nuova e lasciare tua moglie" e salutandomi se ne è andata, a dire il vero sono rimasto a bocca aperta, non mi aspettavo certo una battuta del genere da lei.
Alcuni giorni dopo mi chiama al telefono e mi dice se può venire da me a prendere un caffè, le rispondo che può venire quando vuole e lei di rimando mi dice tempo 5 minuti e arrivo, infatti dopo poco squilla il campanello, apro la porta e me la trovo davanti, forse ripensavo alla battuta che mi aveva fatto qualche giorno prima ma mi è sembrata ancora più bona, poi guardandola meglio mentre percorreva il corridoio davanti a me ho notato che indossava un vestitino leggero molto attillato sulle sue curve, ai piedi indossava un paio di infradito che lasciavano ammirare le sue unghie laccate di un rosso fuoco, siamo entrati in salotto e si è seduta sul divano mettendosi di fronte a me e tirando su il vestitino sulle cosce mettendo in risalto la sua pelle già abbronzata, abbiamo iniziato a parlare della mia salute e di altre amenità sui vicini e su alcuni lavori che aveva fatto fare in casa per i quali era arrabbiata, le ho offerto un caffè che lei ha accettato e mi sono spostato in cucina per prepararlo lei mi ha seguito e ha continuato a parlare, all'improvviso mi ha detto: "sai l'altra mattina dicevo sul serio, sei in forma e potresti veramente trovarti una nuova fidanzata" guardandola negli occhi, forse guardavo più le tutte che sbucavano dalla scollatura del vestitino, le ho risposto: "ma dai chi vuoi che cerchi un vecchio rudere come me?" E lei di rimando: "vecchio rudere? Magari c'è ne fossero di vecchi ruderi come te! Comunque se proprio vuoi saperlo io sono molto interessata ai vecchi ruderi...", giuro che sono rimasto di stucco ma il mio amico dentro i pantaloncini sportivi non era rimasto di stucco, anzi, era diventato di marmo, forse la lunga astinenza sessuale dovuta alla malattia e un invito esplicito da una bella donna avevano fatto il loro effetto, lei se ne è accorta e ha subito allungato una mano sopra i pantaloncini per saggiar e la consistenza "direi che il vecchio rudere è ancora in ottime condizioni", mi sono avvicinato a lei e le nostre bocche si sono unite e le lingue si sono incrociate, la sua mano è scivolata dentro i pantaloncini e ha afferrato il mio cazzo iniziando una lenta masturbazione, le mie mani si sono impossessate delle sue tette facendole saltare fuori dal vestitino, caspita che tette! è che capezzoli! grossi e sporgenti al centro di due aureole molto marcate e scure, la mia bocca è andata subito a succhiare quei due capezzoloni che non aspettavano altro, poi ho sentito le sue mani che facevano scivolare i miei pantaloncini sulle mei gambe mettendo a nudo il cazzo che fino a quel momento aveva tenuto in mano, mi ha staccato dalle sue tette si è accovacciata di fronte a me riprendendolo in mano e guardandola da vicino leccando si le labbra mormorava "questo si che è un cazzo!" e se lo è infilato tutto in bocca iniziando un pompino veramente da urlo, lo dicevo che quella bocca sembrava fatta apposta per fare pompini, mi sono appoggiato alla cucina e mi sono gustato quella bocca che succhiava e leccava il cazzo con delle passate anche alle palle, ad un certo punto ho sentito che lo sperma stava per salire ldalle palle e l'ho avvertita dell'imminente sborrata e lei "godi, lo voglio tutto in bocca, voglio bere tutto" il tempo di riprenderlo in bocca che le ho schizzato una quantità di sperma veramente extra vista la lunga astinenza ma lei senza scomporsi ha ingoiato tutto e ripulito il mio cazzo fino all'ultima goccia! Devo dire la verità ero un po' provato, lei si è rialzata e solo allora mi sono reso conto che mentre succhiava con una mano si era sditalinata, il vestitino era rialzato in vita e le mutandine erano fradicie dei suoi umori, senza dire nulla l'ho sollevata di peso e fatta sedere sul tavolo della cucina mi sono seduto di fronte a lei e spostando di lato le mutandine ho iniziato a sditalinarla ha iniziato subito a gemere, allora ho aggiunto la mia lingua, un buon sapore ha riempito la mia bocca, leccavo a fondo andando a stuzzicare il clitoride che era molto pronunciato in mezzo a due labbra un po' pronunciate ma non slabbrate, era completamente depilata, ha detto che l'aveva fatto pochi giorni prima per poter andare al mare senza problemi, leccavo e sditalinavo come un forsennato finché non è esplosa in un orgasmo lungo e quasi silenzioso, gemeva piano stringendomi la testa tra le sue mani cercando di spinger i la faccia ancora più dentro la sua fica di quanto non fosse già.
Dopo la sua goduta c'è stato qualche attimo di rilassamento ed è stato come risvegliarsi all'improvviso, lei sdraiata sul tavolo mezza nuda con la fica leggermente aperta e fradicia dei suoi umori e della mia saliva, io con i pantaloncini alle caviglie e il cazzo nuovamente in tiro pronto a un nuovo round, lei se ne è accorta ma visto che era già passato diverso tempo da quando era entrata in casa mia ha detto: "forse è meglio rimandare il resto ad un altro momento dovrei tornare a casa e preparare il pranzo" e io: "vuoi lasciarmi così?" e lei: "va bene ma facciamo presto", lei è rimasta sul tavolo le ho alzato le gambe sopra le mie spalle e puntato il cazzo sulla fica ho spinto avanti il bacino e sono sprofondato dentro una fornace bollente che mi ha risucchiato, ho iniziato a scoparla lentamente e lei a subito ripreso a gemere ho aumentato un po' il ritmo e i suoi gemiti sono aumentati e poco dopo ha iniziato a godere come prima un orgasmo lento e lungo mentre continuavo a scoparla, ho aumentato ancora di più il ritmo sbattendo i coglioni sul suo culo e lei continuando a gemere ha avuto un altro orgasmo, una donna con orgasmi multipli, ad un certo punto le ho detto che stavo per venire e lei mi ha detto: "vieni dentro, riempimi tutta voglio sentirti dentro di me per tutta la giornata", a sentire queste parole una scarica elettrica mi ha attraversato dalla testa ai piedi e ho iniziato a scaricare tutta la mia sborra dentro quella bella fica calda, terminato di schizzare sono rimasto fermo dentro di lei fino a quando il cazzo si è scosciato ed è uscito fuori da solo una scia di sperma usciva dalla sua fica allora con le dita l'ho raccolto e rimesso dentro infilando le dita fino in fondo in un lago di sperma e umori, rialzandosi dal tavolo mi ha chiesto un fazzoletti o di carta per tamponarsi la fica per evitare la fuoriuscita di tutto quello che aveva dentro, le ho dato due fazzolettini e se li è infilata dentro ha rimesso le mutandine sistemato il vestitino e baciandomi mi ha salutato dicendo: "ottimo questo caffè verrò molto presto a prenderne un altro"
E chi se l'aspettava una vicina così dopo 20 anni che ci conosciamo...
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